Friday, December 23, 2011

diventare cittadini italiani, per chi ha pazienza, non è difficile

La pratica per diventare italiani parte dalla prefettura, dove si raccolgono i documenti, e arriva in questura dove si fa un colloquio preliminare e poi si manda tutto a Roma al Viminale per gli accertamenti sulla fedina penale e le “note riservate” del Sismi, soprattutto quando si tratta di immigrati arabi legati a qualche moschea più radicale. Poi si chiedono informazioni ai paesi di origine e, se tutto è regolare, arriva il decreto di cittadinanza dalla presidenza della Repubblica. E tutto finisce nel comune di residenza con giuramento di fedeltà alla Repubblica, qualche pasticcino e due doni: il testo della Costituzione italiana e una bandiera tricolore che, qualche volta, finisce nel salotto di casa perché rappresenta un traguardo per niente scontato.

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